Il nuovo Windows 7 è provvisto ancora una volta di firewall, una necessità per proteggere il nostro PC quando siamo in rete. Ma quasi sicuramente si continuerà a dire che il Firewall di Windows 7 non è adeguato e minore rispetto ai competitors, ciò perchè la maggior parte delle persone non è entrata in impostazioni avanzate limitandosi a consentire l’utilizzo di un programma per la comunicazione Aziendale (Privata) o Pubblica.
Lo scopo del video inserito in basso è mostrare come abilitare, disabilitare un programma dalla comunicazione Aziendale (Privata) o Pubblica ma anche come applicare delle regole più avanzate sul firewall di Windows 7.
Nell’esempio in questione abbiamo voluto impostare dei filtri su un determinato programma per la comunicazione in uscite e entrata. Per far ciò bisogna entrare nella configurazione avanzata del Firewall, spostarsi prima su “Regole connessioni in Entrata” e successivamente in “Regole Connessioni in Uscita” applicando la nostra regola. Il procedimento non è affatto difficile, come vedete nel video si tratta di operazioni intuitive.
Perchè si voleva illustrare tale funzionalità ? Sempre più spesso i programmi che acquistiamo dialogano con i server di attivazione di volta in volta. Può essere che per regola del nostro ufficio non ci debbano essere comunicazioni all’esterno dei singoli programmi, in tal modo una volta attivati noi saremo online e navigheremo in Internet mentre potremo continuare ad usarli come se fossimo online, non comunicheranno con l’esterno.
Il firewall di Windows 7 non è ovviamante il solo blocco delle connessioni in entrata e uscita, possiamo configurlo più a fondo, magari per bloccare un range di indirizzi della nostra rete. Tali opzioni sono però più avanzate e richiedono conoscenze base di networking, è qualcosa che non è stato trattato proprio per tale motivo. Il consiglio prima di procedere ad una configurazione avanzata che vada oltre al solito blocco – abilitazione della comunicazione dei programmi in uscita e entrata è leggere almeno qualcosa come “Computer networks”. Se non volete spendere il consiglio è dirigervi su questo link per leggere appunto Computer networks Di Andrew S. Tanenbaum.