Siamo arrivati al centinaio di portali di videosharing e si è avverrata una delle ipotesi che azzardavamo gli anni scorsi, il destino del videosharing è diventare settoriale, puntare ad una nicchia per sopravvivere. Certo, puntare ad una nicchia non è l’unico target, ancor più importanti sono gli utenti, sono loro che generano il business poichè maggiori numero di utenti significa maggior pubblicità e, forse, vendita di servizi aggiuntivi.
Nel vasto panorama del videosharing entra una new entry, è assai intrigante, offre ore di video musicali in alta qualità ma anche interi episodi di show come The Tube e Top of the Pops. Stiamo parlando di Muze, la new sensation la cui presentazione è ottima ma il cui futuro è incerto. Muzu è una realtà irlandese, ha già messo a punti dei “colpi decisivi” firmando accordi con le principali label (Universal, Sony BMG, Warner e EMI) pensando però anche alla musica e etichette underground (accordi con oltre 7000 labels).
Interessante il fattore condivisione video in rete, importante per un portale di videosharing, una caratteristica che crea il passa parola. Non a caso troviamo funzionalità di condivisione delle playlist video ma anche dei singoli video sui principali Social Network come Facebook o MySpace. Trovano spazio anche la condivisione video sul popolare sito di Micro Blogging Twitter ma anche Bebo.
La press release della compagnia è chiara, “Whether you’re an RnB diva or a hair metal rocker, Muzu’s got the lot,” I”Every imaginable genre is catered for. Peccato che tali affermazioni non corrispondano a realtà, provate a cercare su Muzu gruppi come In Flames, Carcass, Ozzy Osbourne o Randy Rhoads. Ottimo invece il risultato della ricerca se cerchiamo Joe Satriani, compare un video dei Chickenfoot ma si tratta di una quantità video insoddisfacente, non esiste ancora alcun confronto con YouTube.
Ma la press release corrisponde a realtà quando leggiamo “What’s more, because each video is officially licensed and approved by the artist, you won’t have to trawl through reams of grainy, homemade knock-offs or live footage of your favourite band via a crappy three-megapixel camera phone to find the video you want.” E’ vero, dimenticate su Muzu i video presi con le macchine fotografiche digitali o amatoriali, troviamo solo video con un effettiva licenza di pubblicazione ed in alta definizione, una “manna” per chi è in cerca di buona musica oppure di un buon show con cui passare un mezz’ora di relax.
Il futuro ? Speriamo un futuro roseo per Muzu, esistono tutti i presupposti per parlare di un portale di videosharing di successo. Ora si attende la reazione del pubblico, è ciò che conta.
Per maggiori info: http://www.muzu.tv/